City to be – The city we want
- 28 May 2024
“City to be – The city we want” is the theme that moves us every day. And it was the starting point of the reflection that arose in September at the Scenari Immobiliare Forum in which we participated by answering the question: What is meant by “skyscraper” in Italy?
At MIND Innovation District we like to talk about “horizontal skyscraper”: it is the common ground of around 100,000 sqm, an integrated system of parks, greenery, services and functions, a fabric of parks and open spaces as well as the ground floors of buildings accessible in different ways to the public as the “Decumanus” or the backbone of MIND, 1.5 km long, rich of a sequence of public squares.
An ideal place to make good placemaking practices concrete, the discipline that aims not only to create a new urban space, but a destination where you can feel a sense of identity and belonging, through profound urban regeneration. Placemaking aims to define a new human dimension capable of welcoming people: it is therefore essential to think about the common ground, the first vertical meters of the buildings that are first exposed to view, as well as about the open spaces in which communities can get together and network.
Placemaking inspires people to collectively reimagine and reinvent public spaces, making them the heart of every community. This process becomes essential to improve an area, a neighborhood, a city thanks to an effective and participatory practical approach. It is a process that requires thinking about the destination of spaces with precise planning and careful designing, which favors simplicity of use and which considers the community as a fulcrum that acts as a binder and element of meaning. Like at MIND where we are committed to strengthening the connection between people and places.
City to be – La città che vogliamo
Il placemaking, forma di progettualità e programmazione al servizio delle comunità
“City to be – La città che vogliamo” è il tema che ci muove quotidianamente. Ed è stato il punto di avvio della riflessione scaturita a settembre al Forum di Scenari immobiliari cui abbiamo partecipato rispondendo alla domanda: Cosa si intende per “grattacielo” in Italia?
A MIND ci piace parlare di “grattacielo orizzontale”: è il common ground di circa 100.000 mq, un sistema integrato di parchi, verde, servizi e funzioni, un tessuto di parchi e di spazi aperti oltre ai piani terra degli edifici in diverso modo accessibili al pubblico come il Decumano ovvero la spina dorsale di MIND, lunga 1,5 km, scandita da una sequenza di piazze pubbliche.
Un luogo ideale dove rendere concrete le buone pratiche di placemaking, la disciplina che si pone l’obiettivo non solo di creare un nuovo spazio urbano, ma una destinazione dove sentire il senso di identità e di appartenenza, attraverso una profonda rigenerazione urbana. Il placemaking mira a definire una nuova dimensione umana in grado di accogliere le persone: è quindi fondamentale ragionare appunto sul common ground, i primi metri in verticale degli edifici che per primi si offrono alla vista, così come sugli spazi aperti in cui le comunità possono aggregarsi e fare rete.
Il placemaking ispira le persone a reimmaginare e reinventare collettivamente gli spazi pubblici, rendendoli il cuore di ogni comunità. Questo processo diventa essenziale per migliorare una zona, un quartiere, una città grazie a un approccio pratico efficace e partecipativo. È un processo che impone di pensare alla destinazione degli spazi con una precisa progettualità e con una programmazione oculata, che favorisca la semplicità di fruizione e che consideri la comunità come fulcro che agisca da legante ed elemento di significato. Come a MIND dove ci stiamo impegnando a rafforzare la connessione tra le persone e i luoghi.